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Il Presidente

Conosco personalmente cosa provoca l’esperienza del tumore sia nella mente che nel corpo: l’incertezza del domani, lo smarrimento, la paura di soffrire e di morire non ti abbandonano mai. Quando sentivo parlare di tumore in generale avevo dei brividi interni e pensavo che a me non poteva capitare.

Quando facevo periodicamente i controlli di prevenzione speravo sempre in fondo al mio cuore che non fossi io una di quelle donne che annualmente vengono colpite da questa patologia. Ma nel gennaio del 2009 una di quelle donne ero io.

La diagnosi ha segnato l’inizio della mia sofferenza prima psichica e poi fisica. Venire a conoscenza di essere malate ci crea una situazione di crisi acuta, estrema ed improvvisa, che ci porta inizialmente ad una profonda confusione di pensiero e successivamente ad una sofferenza insopportabile con l’angoscia dell’intervento, della mutilazione e l’angoscia della non guarigione.

Sono sensazioni terribili, nuove, fortissime, di crisi. In una situazione di così forte sofferenza psicologica solo la Fede in Dio e il supporto psicoterapeutico, possono dare la forza di andare avanti ancora più agguerrite e piene di speranza.

Occorre quindi che l’ammalato abbia la possibilità di essere aiutato e non si vergogni di non farcela con le proprie forze e di avere bisogno di aiuto: la sofferenza è a volte troppo forte per essere affrontata da soli senza una speranza di fede e un supporto psicologico. Per i motivi sopra elencati ho deciso di fondare questa associazione.

Siamo già tanti, anzi è doveroso ringraziare tutti i sostenitore di Bucaneve, tutte quelle persone che sostengono l’associazione secondo le proprie possibilità, chi economicamente con delle donazioni liberali, chi mettendo a disposizione la propria professione o servizi, chi donando beni. Nella speranza di essere sempre di più per riuscire a portare avanti questo importante progetto.

Vorrei concludere dicendo che la prevenzione salva la vita, come è accaduto a me, e che sostenendo la persona nella sua interezza, rafforzandone la capacità di vivere, si agisce anche al servizio di un miglior esito delle terapie oncologiche.

Daniela Micale